L'OBBEDIENZA di BASE
Spesso il termine obbedienza viene frainteso: si pensa che il cane venga educato a obbedire, che si trasformi in un soldatino privo di personalità e che tutto questo avvenga consegnando il malcapitato come un pacco per riaverlo addestrato dopo un certo lasso di tempo. Niente di più lontano dalla verità! I cani sono animali sociali naturalmente predisposti a cooperare per il bene comune del gruppo nel quale si trovano: se il loro gruppo sociale è formato da simili (come avviene per i cugini lupi, in natura) o da individui di specie diverse, per il cane non fa molta differenza: il problema è solo comunicativo.
Durante le lezioni di obbedienza sostanzialmente si insegna all’umano come chiedere correttamente un certo comportamento al cane, e si fa capire a quest’ultimo (attraverso ricompense di vario genere) quale è il comportamento che l’umano sta richiedendo.
Perché il cane dovrebbe comportarsi come dico io? Perché non lasciargli fare ciò che vuole? Sono domande che spesso vengono poste ai cinofili da proprietari convinti che il loro Fuffi che passa la giornata e oziare sul divano o a scavare buche in giardino sia più felice così. Purtroppo la scarsa conoscenza di base dell’etologia canina spinge molti a giudicare la vita del cane con un’errato metro di giudizio, senza considerare cosa veramente rende felice il quadrupede in questione. Il cane ha bisogno, per essere felice e realizzato (sì, perché anche al cane serve uno scopo nella vita, o una cosa simile), di attività, stimoli, vita sociale. E vita sociale non significa qualche ora a settimana nell’area cani, ma relazioni all’interno del suo gruppo sociale, della sua famiglia, con i suoi umani. Queste relazioni vanno coltivate e partono dalla comunicazione (come tutte le relazioni).
E qui torniamo agli esercizi di obbedienza: come contribuisce a tutto questo chiedere e far eseguire un seduto al cane? Perché così si gettano le basi della relazione cane-umano. Comunicare correttamente col nostro cane e avere la corretta risposta ci permette di vivere pienamente il rapporto con lui e, viceversa, permette al cane di relazionarsi con noi e con il mondo a misura d’uomo che lo circonda: se il nostro cane non viene al richiamo non potremo mai lasciarlo libero, se salta addosso a tutti non potrà mai venire al ristorante con noi, se aggredisce ogni cane che incontra non potremo mai portarlo serenamente a fare una passeggiata, per non parlare del praticare un’attività insieme.
Ed ecco che Fuffi non ama oziare sul divano, ci è costretto; e non ama scavare buche in giardino, non sa cosa altro fare: Fuffi vive da recluso, non può stare con il suo umano, non può giocare con i suoi simili, non può essere libero. Ora che ti sono venuti i sensi di colpa sappi che non tutto è perduto: i centri cinofili sono pieni di persone pronte ad aiutarti a creare un bel rapporto col tuo cane! Porta Fuffi al cento cinofilo, cominciate un corso di obbedienza di base e vedrai che oltre a migliorare la sua vita migliorerai anche la tua!
Non hai nessun Fuffi ma tu e il tuo Fido già godete della reciproca compagnia durante lunghe scampagnate o in spiaggia l’estate? Ancora meglio…vieni a conoscere tutte le attività ludiche e sportive che potete fare insieme!